Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla.

Lord William Thomson Kelvin, 1824 - 1907

In termini semplici, la web analytics (o “web analitica“) è lo studio del comportamento degli utenti del web quando stanno navigando il tuo sito. La celebre citazione sopra riportata, utilizzata anche da Google come motto del proprio servizio Google Analytics, spiega l’importanza di questa attività, indispensabile per migliorare il rendimento del tuo sito web.

I siti fatti e lasciati al proprio destino senza essere mai aggiornati e curati non avranno grande bisogno del supporto della web analytics. Spesso in questi casi l’esigenza più grande della proprietà è avere nel footer un contatore visite vecchio stile, esposto al pubblico, in disuso ormai da 10 / 15 anni.

Al contrario, i siti utilizzati come normali strumenti aziendali richiederanno un costante – anche se lento – miglioramento nel tempo. Il tuo nuovo sito consegnato oggi non è detto che incontri al 100% le esigenze dei tuoi utenti, e questo perché ogni settore e ogni sito ha il proprio pubblico con le proprie abitudini, ma soprattutto con le proprie reazioni alle pagine che gli vengono presentati. Lo scopo della web analytics è quello di leggere i numeri e intuire le necessità degli utenti, da trasmettere alla direzione dell’azienda affinché consideri la necessità di fare cambiamenti e aggiustamenti all’attuale struttura del sito o di alcune sue parti o suoi elementi.

Web analytics

Il percorso della web analytics applicato al tuo sito

La web analitica compie un percorso a circuito chiuso, che si ripete per tutta la durata della collaborazione col tuo consulente o con la tua agenzia di web marketing, fatto più o meno delle seguenti fasi:

  1. Definizione degli obiettivi
  2. Raccolta dei dati di web analitica
  3. Analisi dei dati raccolti
  4. Modifiche al sito

Arrivati alla fine della fase 4 si riparte dalla fase 2.

Con la fase 1 si fissano gli scopi del sito, che possono essere vari:

  • Far conoscere l’azienda e i suoi prodotti o servizi nel web
  • Vendere online i prodotti o i servizi aziendali
  • Divulgare informazioni o conoscenze su uno o più argomenti
  • Favorire l’iscrizione a una newsletter
  • Raccogliere indirizzi di posta elettronica tramite la donazione di materiale gratuito (foto, guide informative, video, file musicali ecc.)

La fase 2 può durare qualche giorno, settimana o mese, a seconda del volume di traffico sul sito e degli scopi prefissi e permette di raccogliere una quantità di dati numerici da interpretare sull’uso del sito da parte degli utenti.

Con la fase 3 si analizzano i dati numerici e si confrontano a precedenti periodi di riferimento e si traggono delle conclusioni, cercando di interpretare la variazione del comportamento degli utenti. Nel confronto di due o più periodi campione è importante che in nessuno di loro vi siano eventi particolari che possono aver introdotto delle variabili di comportamento importanti. Ad esempio, decido di confrontare i dati relativi alle visite dell’ultima settimana su un sito di un hotel, e li confronto con la settimana precedente. Se la settimana in corso ha coinciso col ponte del Primo Maggio, i dati – purché reali – saranno probabilmente gonfiati dalle visite di coloro che cercavano un’offerta per tale ponte, e non saranno interamente confrontabili a quelli della settimana precedente. E’ chiaro che le statistiche di periodo sono più attendibili quando i periodi a confronto sono lunghi.

La fase 4 ci porta a fare qualche modifica concreta sul sito per cercare di migliorare i dati che abbiamo raccolto e interpretato ai punti 2 e 3. Se ad esempio vedo che la frequenza di rimbalzo di una landing page di un’offerta è particolarmente alta, posso decidere di fare qualche variazione a tale pagina (modificare il titolo, le foto, il testo dell’offerta, riposizionare i pulsanti “Clicca qui per…”, eccetera).

Una volta concluse le variazioni al sito, la fase 4 è terminata e si riparte con la fase 2, vale a dire l’inizio di un nuovo periodo di raccolta dati, che saranno nuovamente analizzati nella fase 3 per valutare che effetto hanno avuto le modifiche fatte, e così via.

Logo Google Analytics

Google Analytics, il servizio più utilizzato di web analytics

Per raccogliere i dati di web analytics esistono vari servizi nel web, sia gratuiti che a pagamento. I servizi a pagamento sono molteplici, e possono arrivare a costare anche diverse migliaia di Euro al mese per i siti e i portali di grande importanza, che raccolgono volumi di traffico impressionanti. Il prodotto che viene maggiormente utilizzato nel web è Google Analytics. Questo servizio, pur gratuito, è in grado di soddisfare le esigenze anche di aziende particolarmente esigenti. Esiste anche in una particolare forma a pagamento, Google Analytics Premium, che ha un costo stimato in circa 150.000 Dollari l’anno (dati del 2016).

La piccola e media impresa (e in molti casi anche la grande impresa) si troverà perfettamente a suo agio coi dati raccolti da Google Analytics. Il servizio si integra perfettamente con Google AdWords, per cui tutti i dati delle campagne AdWords possono essere analizzati anche nel pannello di Analytics oltre che nell’interfaccia di AdWords.

Il pannello di gestione di Google Analytics è particolarmente complesso, ma il consulente potrà provvedere a fornire al cliente i dati più pertinenti alle necessità del cliente. Questo può avvenire tramite la creazione personalizzata di report oppure anche con la semplice programmazione di una mail che – ad esempio – ogni settimana o ogni mese invii al cliente soltanto determinati dati, corredati da grafici.



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