Al momento in cui mi fu commissionato il logo di “Corso Venezia 8”, il centro estetico – situato a Milano, appunto al n. 8 di Corso Venezia – era ancora in fase di apertura.
Quando realizzo un logo cerco di ragionare sui seguenti aspetti, e di basarmi su uno o più di essi per la sua realizzazione:
- che tipo di immagine ha (o vuole proiettare) l’azienda?
- qual è il suo bacino di utenti?
- ha senso legarlo al suo territorio?
- è possibile inserirvi un elemento grafico che rappresenti ciò che l’azienda propone?
Per quanto banali, è sempre bene fare più considerazioni possibile su tutto ciò, anche se devo dire che in questo caso l’idea è arrivata da sola, quando ero lontano dal PC, e in pochi minuti ha preso la sua forma definitiva. Poi è venuta la messa in grafica, e questo ha richiesto più tempo. In ogni caso è singolare il fatto che – pur avendo mostrato al cliente alcune varianti su questo logo – la prima stesura è quella che è stata scelta in via definitiva.
In questo caso, ho avuto la fortuna di conoscere Milano, e in particolare la zona di Corso Venezia, dove a un certo punto, quasi alla congiunzione con Corso Buenos Aires, si trova questo bellissimo palazzo, con un arco sotto il quale passa una strada. A vederlo così sembra un arco isolato, come l’Arco di Trionfo di Parigi. In realtà è incastonato tra i palazzi di Corso Venezia ed è un normale edificio, il cui nome preciso è “Palazzo della Società Buonarroti – Carpaccio – Giotto”.
Se consideriamo il nome del centro estetico “Corso Venezia 8” e valutiamo che esso coincide esattamente con l’indirizzo, si denota la volontà di esternare l’appartenenza a un determinato territorio, che non è Milano in senso generico, ma è la Milano di Corso Venezia, una delle zone più note della città. Allora perché non riprendere un elemento architettonico di Corso Venezia e farne il simbolo del centro estetico? Dopotutto la sua potenziale clientela dovrebbe essere l’abitante del centro di Milano, che sicuramente conosce il palazzo riprodotto nel logo, e lo memorizza molto meglio di un inflazionato Duomo.
L’arco è stato poi stilizzato incrociandovi una foglia, simbolo spesso utilizzato in estetica.
Il “lettering” principale è stato personalizzato, e il colore nero non è definitivo, in attesa che la neo-azienda definisca il colore principale non solo della propria immagine aziendale ma soprattutto quello dell’arredamento dei locali.
Il cliente ha sottoposto il layout base a diverse persone di sua conoscenza, quasi tutte milanesi, ed è emerso un parere concorde, a maggiore tranquillità del committente, per rappresentare un’attività basata sul buon gusto, mirata sui clienti del centro di Milano, ma rivolta anche a chi viene da fuori Milano, stranieri inclusi, che con buone probabilità conoscono già il centro e il “Palazzo della Società Buonarroti – Carpaccio – Giotto”, anche se molto probabilmente non ne conoscono il nome. Quest’ultimo dettaglio, comunque, immagino che sia sconosciuto anche a molti milanesi DOC.