La serietà nel mio lavoro

è come un codice cavalleresco moderno al quale sono onrato di attenermi.

Io non ho atteso che le leggi sulla Privacy fossero imposte per garantire alla clientela quanto era di suo naturale diritto.

Per me è facile garantire rispetto, riservatezza, serietà e professionalità, poiché queste piccole virtù le dedico giornalmente a chiunque mi trovo di fronte, innanzitutto fuori dal lavoro e poi una volta indossato il “camice” professionale.

Considero il cliente un’entità alla quale non sento il bisogno di inchinarmi, ma piuttosto un mezzo per mettere in campo la mia professionalità e disponibilità, unicamente per migliorare il suo lavoro e rendere la sua attività più produttiva.

Rispetto la concorrenza quando è corretta, perché lavora e dorme poco come me, e quando fa qualcosa di buono ci sprona a cercare di fare meglio.

Rispetto la concorrenza anche quando non è corretta, perché non è sentendomi screditare gli altri che la clientela mi darà più credito.

Rispetto il cliente e tutti i suoi collaboratori, e li sprono a lavorare tutti insieme per aiutarci a costruire per loro un sito come meglio è possibile o una campagna di webmarketing efficace e mirata.

Rispetto le leggi della corretta concorrenza, perché non è abbassando il prezzo per superare il preventivo di chi è arrivato prima di noi che si fanno le cose come si deve.

Rispetto la riservatezza dei dati e dei fatti dei quali indirettamente posso venire a conoscenza frequentando il cliente e i suoi ambienti di lavoro.

Rispetto il copyright locale, nazionale e internazionale di tutto quanto attiene al mio mestiere, e invito i clienti a farlo nel caso in cui potessero incorrere involontariamente in situazioni tali.

Rispetto le normative antispam, ribadendo ai clienti in ogni occasione possibile che la pubblicità non desiderata tramite e-mail non si può spedire, perché così si invade lo spazio altrui senza essere graditi.

Negli e-commerce spiego che le condizioni di vendita, le modalità di spedizione, restituzione e le garanzie eventuali devono essere ben chiare e comprensibili, per massimizzare la fiducia del potenziale acquirente.

Rispetto le software houses, utilizzando da sempre software originali.

Informo il cliente come funzionano le cose nel nostro settore, e mi sforzo di farlo in maniera semplice e pratica, affinché possa capire cosa sono i servizi che gli propongo e partecipare attivamente alla decisione finale.


Istruisco il cliente – per quanto è possibile – su cosa penso di fare per lui, ma gli spiego anche quello che potrebbe ottenere con un budget inferiore e con uno superiore, e così facendo cerco di formare la sua comprensione dell’argomento , che gli sarà senz’altro utile domani.

Sono chiaro su cosa si può ottenere nel breve, medio e lungo termine, e soprattutto metto in evidenza quello che nel breve termine – a seconda del servizio che stiamo trattando – non potrà ottenere.

Sono chiaro sui tempi di consegna dei lavori, ma gli spiego anche che i miei tempi sono strettamente legati ai suoi e alla sua disponibilità nei miei confronti.

Cerco di far ragionare il cliente sul breve, medio e lungo termine, con piani e azioni diversificate, per prepararlo in anticipo alle sfide del giorno dopo.

Non utilizzo soluzioni confezionate, ma mi sforzo di tagliare e cucire un abito su misura addosso al cliente.

Affronto l’ultimo lavoro come se fosse il primo, e sono convinto che sarà il migliore, perché cerco di inserirci tutto quello che ho imparato e sperimentato, e perché questo lavoro dovrà rappresentarmi al meglio quando lo mostrerò al cliente successivo.

Gestione di carte di credito e conti PayPal

Nel corso del mio lavoro mi succede spesso di dovermi occupare da vicino della “cassa” del cliente, e questo in due occasioni principali:

Campagne Google AdWords

In questo primo caso si deve legare l’account AdWords a un sistema di pagamento, che può essere normalmente un conto corrente bancario o una carta di credito.

Io preferisco che il cliente utilizzi il proprio conto corrente aziendale per pagare i costi di Google, in quanto non voglio conoscere il numero della sua carta di credito.

Utilizzando il conto corrente aziendale, il cliente dovrà comunicarmi unicamente le coordinate bancarie, comprendenti – oltre al codice IBAN – anche il codice BIC / Swift.

Creazione di un conto su PayPal al quale appoggiare un sito e-commerce

In questo secondo caso si deve creare un conto su paypal.com per la gestione dell’e-commerce del cliente.
Dato che spesso il cliente si trova in difficoltà per soddisfare tutte le richieste a video del sito PayPal quando si apre un nuovo account, mi offro io di farlo per lui, in sua presenza.

In questo caso sono io stesso a settare i codici di accesso che poi il cliente utilizzerà per trasferire i propri introiti dall’e-commerce verso il proprio conto aziendale.

E’ necessario però che una volta che il sistema è on line e operativo io non abbia accesso al conto, ma soltanto il cliente. Quindi gli suggerisco di ‘pensare’ la password che vorrà utilizzare per il proprio conto PayPal, ma per la creazione del conto ne verrà utilizzata un’altra, che poi al momento che il sito sarà operativo on line il cliente provvederà a modificare da solo con quella che aveva ‘pensato’.

Così facendo, in entrambi i casi saremo entrambi tranquilli.



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