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In breve

Visite da computer fisso

Apri il sito https://www.mio-ip.it.

Scriviti il numerone che vedi (“Il mio IP è…”).

Spegni il router del tuo collegamento Internet.

Riaccendi il router dopo 1 minuto, ritorna sullo stesso sito e scriviti di nuovo il numero di IP.

Ritorna sullo stesso sito il giorno dopo, dopo aver di nuovo spento e riacceso il router e segna di nuovo l’IP.

Se il numero è sempre lo stesso hai un IP statico, se cambia ogni volta nella sua parte finale hai un IP dinamico.

Comunicami se il tuo IP è statico o dinamico, e se è statico inviami il numero che ogni volta viene rilevato.

La stessa procedura dovrebbe essere fatta dal computer di casa (tua e dei tuoi collaboratori) in modo che tutti siano filtrati.

Visite da smartphone e tablet

Attiva la navigazione anonima dal tuo dispositivo.

Su Android: nel browser tocca in alto a destra i tre puntini verticali e nella tendina che si apre tocca Nuova scheda in incognito.

Su iPhone: apri Safari, tocca il pulsante Nuova pagina, tocca Privata, quindi Fine.

Ora continua a leggere.

 

In dettaglio (se visiti il tuo sito da computer fisso)

Google Analytics ti permette di registrare e analizzare le visite che il tuo sito riceve, in modo da trarne delle valutazioni per la gestione del tuo sito web e delle tue campagne di pubblicità online.

E’ importante che i dati che leggerai in Analytics siano il più reali possibile.

Perciò dobbiamo evitare che il tuo traffico sul sito vada a contaminare i dati degli utenti reali.

Se per la gestione del tuo sito o per la sua semplice consultazione, te e il tuo staff vi ci collegate frequentemente, le vostre visite saranno registrate come quelle degli altri visitatori, e quindi Analytics registrerà più utenti e pagine visitate di quanto sono realmente.

Ma c’è un’aggravante, perché rispetto ai normali utenti le tue visite…

  1. Saranno più lunghe;
  2. Saranno più frequenti;
  3. Copriranno un numero di pagine maggiori.

Comprenderai chiaramente che sarebbe importante “filtrare” le tue visite, in modo che Analytics non le registri. Ecco quello che devi fare.

Spieghiamo innanzitutto cos’è un IP

Senza addentrarci in spiegazioni tecniche ti dirò che è come “l’indirizzo del tuo collegamento ad Internet”. Se un indirizzo è sempre lo stesso è facile identificare chi vi abita, se cambia ogni volta è impossibile farlo.

Quindi, se hai un IP statico potremo bloccare le visite in un modo, se hai un IP dinamico dovremo farlo in un altro modo.

Ti ricordo che il tuo IP non può essere ricondotto al tuo indirizzo fisico, per cui (nel caso degli eventuali indirizzi IP dei tuoi collaboratori) il dato resta assolutamente anonimo.

Se hai un IP statico

Devi semplicemente comunicarmi il tuo IP e io lo inserirò in Google Analytics.

Da quel momento in poi le visite fatte da quell’IP non saranno registrate e i tuoi dati saranno molto più “puliti” e reali.

Se hai un IP dinamico

Se il numero del tuo IP cambia sempre dobbiamo agire in modo diverso, agendo sul (o sui) browser che utilizzi per il tuo collegamento, sia in ufficio che a casa.

Io ti consiglio di usare i browser Google Chrome o Firefox, nei quali è possibile installare un’estensione (componente aggiuntivo, gratuito e sicuro) chiamata “Block yourself from Analytics” che ti permetteranno di non registrare le visite al tuo sito, e anche ad altri siti se vorrai.

Se usi Firefox

Cerca in Google “firefox estensione block yourself from analytics”.

Oppure vai direttamente nella pagina dell’estensione: https://addons.mozilla.org/it/firefox/addon/block-yourself-from-analytics/

Segui le istruzioni per installare questa estensione.

Se usi Chrome

Cerca in Google “chrome estensione block yourself from analytics”.

Oppure vai direttamente alla pagina dell’estensione: https://chrome.google.com/webstore/detail/block-yourself-from-analy/fadgflmigmogfionelcpalhohefbnehm

Segui le istruzioni per installare questa estensione.

Una volta installata, l’estensione va attivata

Dopo essere stata attivata l’estensione farà comparire questa icona (evidenziata in rosso) in alto a destra nel browser:

Devi cliccarci sopra e nella tendina che si aprirà cliccare su “Block Analytics for this website”.

Appena cambierai pagina l’icona cambierà così:

Sarà l’indicazione che Google Analytics non traccerà più la pagina.

Per sicurezza cliccare di nuovo sulla tendina per assicurarsi che accanto alla scritt “Block Analytics for this website” sia comparsa una casella con un segno di spunta.

A seconda delle versioni del browser e dell’estensione l’icona potrà diventare grigia:

Dovrai ripetere l’operazione su tutti i browser che userai per il collegamento frequente al tuo sito web.

Così facendo le tue visite non andranno più ad aumentare i dati registrati da Google Analytics.

In dettaglio (se visiti il tuo sito da smartphone o tablet)

Senza entrare nei tecnicismi, ti dico che l’esclusione delle tue visite da smartphone non segue queste indicazioni, e il modo più pratico per evitare di “sporcare” i tuoi dati in Google Analytics quando visiti il tuo sito da cellulare è utilizzare la navigazione anonima. Attraverso la navigazione anonima non si nasconde completamente la propria navigazione in Internet, ma si fa in modo che i cookies di Google Analytics vengano bloccati, impedendo così di registrare le pagine visitate e tutti i dati correlati.

Come attivare la navigazione anonima su Android

Utilizzando il browser Chrome sugli smartphone e sui tablet basati sul sistema operativo Android è sufficiente toccare l’icona rappresentata da tre puntini uno sopra l’altro nell’angolo in alto a sinistra del browser mobile. Si aprirà un menù a tendina e dovrai toccare la voce Nuova scheda in incognito. Si aprirà una pagina a sfondo scuro con l’avviso “Hai attivato la navigazione in incognito”. A quel punto potrai navigare nel web da questa pagina del browser come in ogni altra situazione, scrivendo l’indirizzo del sito che vuoi visitare nella barra degli indirizzi in alto. Tutti i siti che navigherai non registreranno la tua navigazione nelle proprie statistiche.

Come attivare la navigazione anonima sui dispositivi Apple (iOS)

Tratto dal sito Apple (https://support.apple.com/it-it/HT203036)

  1. Apri Safari sull’iPhone o sull’iPod touch [e credo anche sull’iPad…].
  2. Tocca il pulsante Nuova pagina.
  3. Tocca Privata, quindi Fine.

Considerazioni personali

Personalmente non considero una buona abitudine nascondere la propria navigazione nel web, ma non tanto per motivi etici, quanto per ragioni pratiche. Sto parlando ovviamente di quando navigo per motivi personali o professionali, e non quando visito i siti dei miei clienti, che cerco ovviamente di mantenere “puliti” dalle mie visite.

Nella situazione più comune ogni sito ha bisogno dei dati di navigazione dei propri utenti, che – ripetiamolo – vengono registrati come dati anonimi. Attraverso la web analitica (e detta più semplicemente attraverso i dati di Google Analytics) il proprietario del sito e i propri consulenti possono ottenere informazioni importanti per migliorare i contenuti del proprio sito e il modo in cui vengono mostrati agli utenti, per facilitare da un lato la loro esperienza di navigazione e dall’altro migliorare la performance del sito.

In pratica, nascondendo i nostri dati di navigazione precludiamo a noi stessi la possibilità che la nostra successiva visita nello stesso sito sia migliore, più facile e anche più veloce.

Una tipica ragione per nascondere i propri dati di navigazione (oltre a quando vogliamo evitare di lasciare traccia nel browser dei siti che abbiamo visitato…) è la profilazione pubblicitaria. Visitando un sito possiamo essere seguiti dalle sue campagne di remarketing, comunicando – ripetiamolo: in forma anonima! – al titolare del sito (e anche ai servizi che rilasciano i cookies di tracciamento, Google in testa con Analytics stesso, YouTube, Google Maps…) che noi abbiamo interesse per la cucina, se visitiamo siti di ricette di cucina, per lo sport, se visitiamo siti di abbigliamento sportivo, per i viaggi, se visitiamo un portale su New York.

Questo non portà farci male più di tanto, dato che il web per sua natura è pieno di pubblicità sia buona che meno buona e non sarà nascondendo la nostra visita in questo o quel sito che ci impedirà di esserne invaso, allo stesso modo in cui non è possibile evitare la pubblicità vedendo qualsiasi canale televisivo o alcoltando qualsiasi stazione radio.

 



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